Il fermento e la passione dei nuovi progettisti nutre la ricerca e l’innovazione nel disegnare il futuro. La nostra selezione dei “best of” in Italia.
Nuovi nomi della scena contemporanea stanno firmando architetture, installazioni, interior design, prodotti, pezzi unici: hanno voci vivaci, diverse e interpretazioni fresche, e allo stesso tempo autoriali, dell'oggi e del domani del mondo del progetto. Non perdono mai di vista valori comuni come la sostenibilità, la bellezza, le nuove esigenze del vivere. Abbiamo messo insieme una carrellata di talenti che nel tempo si amplierà perché la ricerca di AD non si arresta mai. Così come il desiderio di dare volto e visibilità alle nuove promesse. Si parte con il magazine, che nel numero di Marzo 2023 accoglie una selezione di 20 talenti, in cui fanno incursione anche interessanti scelte dei colleghi delle edizioni tedesca, spagnola e francese. E si prosegue qui sul sito, dove una più ampia e studiata selezione dà spazio ai più meritevoli. E in Italia, per fortuna, il Dna ereditato dai grandi maestri e dalle loro icone continua a risuonare in numerose giovani menti.
Alcuni nomi? Troviamo Fosbury Architecture, collettivo di stanza a Milano che curerà il Padiglione Italia alla Biennale Architettura di Venezia 2023; Martina Taranto, che fa della co-esistenza tra umani e altro che umani la chiave di interpretazione degli oggetti; 6:AM Glassworks, duo creatosi nel 2018 che in una manciata di anni è riuscito dapprima a far dialogare le fornaci del vetro di Murano, e non solo, con i progettisti più arditi, e poi anche di lanciare una serie di proprie bellissime creazioni. E, ancora, c'è un team di progettisti, Artefatto, consapevoli delle difficoltà che le nuove generazioni incontrano nel farsi conoscere e nel promuovere i propri pezzi e che la risposta sia: fare squadra; si sono dunque trasformati in audaci imprenditori e hanno lanciato Movimento Club, un collettivo diffuso di autori che uniscono idee, forze e risorse per partecipare a fiere e costruire una visibilità online. Che si tratti di un piccolo ma prezioso paese come Grottaglie, patria di un altro talento, Cosma Frascina, o di una grande città come Milano, da cui arrivano o a cui approdano in molti, questi nuovi talenti portano con sé una sensibilità a un nuovo saper fare che è sempre etico e olistico, che vive di valori sempre più alti e di una quotidianità sempre più difficile, ma per ciò sfidante e stimolante.
Si parte dalla materia e le si costruisce una vita. Che sia un piccolo oggetto o un edificio il lavoro di questi ragazzi oggi è di sicuro medium di un messaggio politico. Del desiderio di disegnare il futuro sì, ma, ancor prima, di cogliere l'attimo, decifrare il presente, dare risposte possibili. Ettore Sottsass Jr. diceva: «Esiste un rito magico con il quale si invoca e si propizia la pioggia innaffiando la polvere secca della terra. Allo stesso modo si invoca e si propizia l'universo costruendo una casa. La casa è la ricostruzione dello spazio dell'universo come l'acqua versata sulla terra è la ricostruzione della pioggia. L'architettura è sempre stata e oggi è più che mai un rito magico: tutte le volte che si perde la realtà magica dell'architettura si perde anche l'architettura». Questa energia alla realtà magica, noi la chiamiamo talento. Largo ai giovani.